Incide incava scava
laddove levigati ci stormiva
bellezza dentro e fuori
_ci siamo visti e non riconosciuti_
ragnatele calate sui profili
il mio consente a luci diagonali
tracciare prominenze, farle aguzze
_il corpo malcelato nello scialle_
ne presagivo la caduta
la disfatta dei segni e delle falle
lo spogliarsi di vesti e di progetti
il battito discorde
e mi beffo da sola
evocando distanze siderali
riversa tra rottami
scambiati per cuscini