in questo mondo virtuale
il senso dell’effimero
dovrebbe riportarci al panta rei
che l’accelerazione
trascina e sperde le parole, i fatti
alla velocità d’un click
vedo l’affanno il correre il gestire
lo sgomitare e il gioco delle gambe
è con stupore che resisto ai bordi
più propriamente fiordi _sulle cenge
il traballante nido_
e osservo ogni gravame, ogni riflusso
travestirsi da santo o da arlecchino
perdersi l’immanenza
nella ricerca ansiosa
di qualche permanenza, anche per poco.
Il gioco si fa sempre più pietroso
vincono gli stambecchi e i questuanti
e nessun coro da montagna guida
fino alle porte della guarigione
:la soglia è un salto sulla fenditura
un precipizio tappezzato d’oro
come una chiesa gotico-fiammante
.
…troppo veloce, il tempo di un click…non c’è quasi memoria….
Molto bella, complimenti!
buona giornata
.marta
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Grazie, Marta.
Buona giornata
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“perdersi l’immanenza / nella ricerca ansiosa / di qualche permanenza”
l’illusione che impedisce una reale presenza nella vita, nella propria vita.
…ammiro sempre tanto il tuo sguardo acuto, Cristina, e il tuo saperlo dire…
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grazie lu, per chi conosce l’animo umano come te, risulta facile comprendere e, tramite la poesia, condividere
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…la soglia è un salto sulla fenditura un precipizio tappezzato d’oro come una chiesa gotico-fiammante…
Tasselli di un mosaico d’infinito…
Come scrive Miglieruolo, ogni volta mi dico: “Questa è la più bella”…fino alla successiva!
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ti ringrazio, Nina,
ma è solo merito di qualcosa che non so cosa sia, che viene e si fa scrivere…
un abbraccio
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analisi spietata ma tremendamente vera, tutta la tua classe e tanta ironia…ma anche se velato il retrogusto è amaro
bacio
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la verità, cara frantzisca, può fare male, ma anche trasformarsi in sana ironia, per non soccombere. sai bene quanto!…
bacio
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