racconta
la donna delle assenze
di cortili che sembrano giardini
di sabbia in cerchi dove
l’ombra scrive destini con le dita
e il bello è bello per dolore
occhi sospesi sopra un’altalena
galline a semicerchio
e galli pronti ad afferrare
lillipuziani pensamenti _versi_
nella misura d’aia
ch’è un secchiello di latta
il vuoto è un azzardo di palpebre
il blu sbiadisce in pagine svogliate
l’inserto un passatempo di chi tace
dichiara
la donna delle varie identità
d’aver omesso a bella posta _versi_
dettagli orientativi
precise indicazioni
ché non s’abbia a morire nell’inverno
meglio qualunque altra stagione
il vuoto è un azzardo di palpebre….
Non ho parole…
….e l’immagine poi è stupendissima!
ciao Cristina
buon fine settimana
.marta
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grazie, cara Marta!
buon tutto anche a te
cri
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grazie a tutti i “mi piace”!
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Io credo che morirò proprio in un mattino d’inverno, e sarà un mattino nebbioso, nelle altre stagioni voglio vivere…. anche dopo essere (stata) morta!
Hai scritto un’altra delle tue bellissime, con immagini impensabili (per me) se non dopo averle lette! Che bellezza!
ciao, carissima cris_sima! 🙂
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io no, car_issima! io voglio morire in una notte d’agosto, volando via da un sogno a un altro sogno, in cui poter esistere senza più peso e senza più misure.
questa vita che noi crediamo veglia, è solamente un sonno denso, un’illusione di solidità, mentre è già tutto luce.
e ne ho infinita nostalgia…
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“il vuoto è un azzardo di palpebre”
e ce lo dice la donna d’oro che cammina sul filo teso.
hai immagini che ti giungono da dove, Cri? da dove?
bellissima questa poesia.
perfetto il dipinto abbinato in cui si vede anche che
“il blu sbiadisce in pagine svogliate”
bucando però, c’è un cielo di luce blu… una luce oltre…
buone ore, Cri cara
❤
gb
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grazie, gb
non so rispondere alle tue domande, non so nulla di nulla.
scrivo, dipingo, ascolto, ma qualunque cosa faccia o sia, non so proprio da dove provenga. sono soltanto felice che mi accada.
un bacio ❤
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Cri cara,
le mie non erano “domande” che volevano una risposta. 🙂
esprimevano la mia meraviglia nel notare, ancora una volta, l’arte che tu hai in te e che trasmetti.
sono così felice anche io che tu riesca a donare tutto quello che “ti accade”.
un bacio
❤
gb
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La donna delle assenze spudoratamente mente perchè è donna della quotidiana presenza; come gli esseri magici non si mostra ma fa sberleffi a se stessa e a tutti noi; credo che ami tutti, noi e se stessa, ancora per un po’ almeno. Qui la vita le porge lillipuziani pensamenti , dettagli indicativi e la via per finire nel sole dell’estate.
Narda
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mento sapendo di mentire…
gli esseri magici di cui parli: ah, come vorrrei davvero avere un potere per far stare bene tutti!
ma non posso nemmeno per me stessa, però posso scoprirmi per tutti gli altri esseri magici (Narda lo so chi sei…)
e sappiamo la via per finire nell’estate, quando si evapora più facilmente e la luce ha la rivincita sul buio.
grazie
cri
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