Secoli e spazi intorno
e sulla porta dell’asincronia
a braccia aperte la cercò
nei giorni dove lei si nascondeva
più rapida dei passi dei suoi piedi
smantellando confini
al tempo ladro che la tallonava.
Lei volgeva lo sguardo in lontananza
il cuore preso da una mongolfiera
che la portava sempre più distante.
Taceva un sogno prossimo a sbiadire.
Guaderò il vento le promise
nei momenti che avanzano sarai
una delle mie guglie a cielo aperto
un ciottolo d’azzurro all’anulare.
Era lontana ormai _levata in volo
rimpiccioliva sempre più la terra
immagini di creta depositi di sabbia
minuscoli safari da scogliera
e fu silenzio
…ciao Cri, buona estate
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grazie, Carla, altrettanto 🙂
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Iperborea poesia!
buon week, cri
ciao 🙂
car
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grazie, Car!
buon we anche a te
🙂
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Poesia sul permanere con la coscienza di compiere un atto volitivo, pur senza una specifica ragione; la permanenza è un gioco a nasconderello con Thanatos che pure ha le sue ragioni, a cui non si vuole cedere. Sì è un gioco fra Eros e Thanatos, una lotta fra pari forse, ma Eros s’annida anche nei minimi meandri.
Narda
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chissà, Narda, che non siamo la posta tra Eros e Thanatos, e a scommetere su di noi, gli Dei…
Eros, il più furbo, con le sue mille invenzioni, distoglie da Thanatos, ma la vittoria è sempre di quest’ultimo
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…e resto in silenzio.
“nei momenti che avanzano sarai
una delle mie guglie a cielo aperto
un ciottolo d’azzurro all’anulare.”
gb
Un abbraccio forte, Cri!
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grazie, cara, gb,
un grande abbraccio
cri
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